domenica 15 maggio 2011

Memphis porta i Thunder a gara 7

da Gazzetta.it

MEMPHIS (Stati Uniti), 14 maggio 2011 - Per Cenerentola Memphis mezzanotte sembra non arrivare mai. I Grizzlies possono continuare a sognare di diventare la prima numero 8 di sempre ad arrivare in finale di Conference dopo aver costretto Oklahoma City alla decisiva gara-7 (domenica alle 21.30 italiane) prendendosi 95-83 la sesta sfida. Merito di Zach Randolph, l’eroe dal passato oscuro che si scatena nella ripresa, merito anche della difesa, che concede ai Thunder appena 29 punti dopo il riposo limitando lo spauracchio Kevin Durant al minimo in carriera nei playoff.

I PROTAGONISTI — Randolph produce 20 dei suoi 30 punti e arpiona 11 dei suoi 13 rimbalzi dopo il riposo. Per i Thunder fermarlo è impossibile, perché Ibaka, il suo marcatore principale, viene caricato di falli e Z-Bo, l’ex cattivo che a Memphis ha trovato la sua dimensione, fa centro praticamente da ogni posizione, aiutato dai tiri dal perimetro di O.J. Mayo, finalmente in quintetto, e dagli assist di Mike Conley. In difesa Tony Allen e Sean Battier contribuiscono alla peggior prestazione di sempre nella postseason di Durant, 11 punti con 3/14 dal campo e ben 9 tiri da tre. La difesa di casa concede il 56% al tiro nel primo tempo, ma dopo il riposo tiene i Thunder al 29%, compreso un 6/22 nel terzo quarto, quello della svolta. “Abbiamo giocato con tanta energia e aggressività - ha spiegato Randolph a fine gara -. Credevamo in questo risultato. Ora ci aspetta un’altra battaglia: dobbiamo essere concentrati e pronti a giocarcela”.

Gran duello fra Zach Randolph, a destra, e Kevin Durant. Reuters
Gran duello fra Zach Randolph, a destra, e Kevin Durant. Reuters

OKC CI PROVA — Durant sembra caldo in avvio e infila 6 punti che alimentano il 13-6 di Oklahoma a metà primo quarto. Ma il miglior realizzatore delle ultime due regular season commette il secondo fallo e torna in panchina: Memphis ne approfitta, infilando un 17-4 chiuso da Randolph che vale il 23-17 a 2’40” dalla prima sirena. I Thunder trovano da Harden, primo cambio dalla panchina, i punti per avviare la rimonta (23 pari di Collison in avvio di ripresa). Poi, con l’ispirato Westbrook e la terza scelta al draft 2009, Oklahoma vola sul 41-34 a 2’54” dal riposo con i Grizzlies (38% nel primo tempo) incapaci di reagire. Young prova a dare la scossa, ma Harden risponde con due triple di fila che valgono il 54-41, corretto da Battier in 54-44 al suono della sirena.

LA RIMONTA — Memphis cancella lo svantaggio iniziando la ripresa con un 15-5 (Oklahoma nel frattempo sbaglia 9 tiri su 11) che vale la parità sul 59 a 5’17” dalla terza sirena. Randolph ci mette 8 punti e torna a dominare a rimbalzo, ma il sorpasso definitivo arriva dalla lunetta con Arthur e Conley, che regalano ai Grizzlies il 72-68 alla fine del terzo parziale. Durant non trova più la via del canestro, Harden si blocca dopo il 4/4 del primo tempo e per i Thunder la rimonta diventa difficile col solo Westbrook a produrre punti (10 nella ripresa). Anche perché in difesa le cose non vanno meglio, con Randolph che fa ammattire Ibaka e con 8 punti nei primi 7’47” dell’ultimo quarto lancia i padroni di casa sull’84-75. Oklahoma non è in grado di reagire (1/8 nei 4’30” conclusivi) e Memphis la trascina alla prima gara-7 dei playoff 2011. I Thunder avranno il vantaggio del campo, ma i Grizzlies non sono pronti a rinunciare al loro sogno senza combattere.

Memphis: Randolph 30 (12/21 da due, 0/1 da tre, 6/8 tiri liberi), Mayo 16, Conley 11. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Conley 12.
Oklahoma City: Westbrook 27 (10/17, 1/5, 4/5 tl), Harden 14, Durant 11. Rimbalzi: Durant 7, Perkins 7. Assist: Harden 5.

Davide Chinellato© RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 8 agosto 2008

da Gazzetta.it

PECHINO, 8 agosto 2008 - KobeBryant prenderà la cittadinanza italiana. O almeno così ha dichiarato, ma solo nel caso che gli Stati Uniti del basket, anche questa volta, non vincano la medaglia d’oro. Ieri la squadra al completo è stata al Main Press Center per la conferenza stampa ufficiale tra l’entusiasmo dei volontari che si sono ammassati a caccia di autografi, cosa normalmente proibita negli eventi ufficiali della Nba.
GIOVANNI - Kobe, presentato laconicamente come "debuttante all’Olimpiade" ha diviso con LeBron James il tavolone principale, mentre i compagni erano sparsi per la sala a disposizione dei giornalisti, attorniato da decine di telecamere e fotografi. Scherzando ha detto che lui e i suoi compagni lasceranno gli Stati Uniti se non vinceranno l’oro: "Ne abbiamo parlato tanto ridendo in questi giorni, ma se vogliamo davvero restare cittadini degli Stati Uniti dobbiamo arrivare primi" ha detto aggiungendo che nel caso non ce la facessero: "Diventerò italiano. Dovrete chiamarmi Kobe Giovanni. Avete idea di cosa sarebbe?".
CON WADE ALL'OLIMPIA - L’Italia, dove è cresciuto seguendo sui nostri campi il padre Joe, è sempre presente nella mente dell’asso dei Lakers, che capisce perfettamente e parla ancora ottimamente la nostra lingua. Al raduno di Las Vegas, quando era giunta la notizia delle grandi offerte dei club europei per alcuni atleti Nba, Kobe parlando con Wade aveva detto: "Che ne dice Dwyane, se ci danno davvero 50 milioni di dollari netti in 2 anni andiamo assieme a giocare a Milano". Scherzava, ma oggi è tornato sull'argomento più seriamente. La base della discussione, va chiarito per evitare equivoci, era un'offerta da 50 milioni di dollari, del tutto ipotetica e irrealizzabile, ma sentite le parole di Kobe: "Di fronte a una cifra così, chi si tirerebbe indietro? Però devo dire che se l'offerta arrivasse da Milano o dall'Italia per me sarebbe più significativa rispetto ad altri Paesi. Io lì sono cresciuto, è un posto che conosco. Ci vado spesso e ho ancora molti amici, tanto è vero che sto pensando di comprare una casa in Italia".
dal nostro inviato
Luca Chiabotti

giovedì 7 agosto 2008

Su il sipario sull'Nba 08/09 subito un derby azzurro

da Gazzetta.it

NEW YORK (NY, Usa), 6 agosto 2008 - Un derby subito, tanto per cominciare. L'Nba ha pubblicato il calendario 2008/2009, riservando a Andrea Bargnani e Marco Belinelli una sfida tutta italiana tra Toronto e Golden State già alla seconda partita, il 31 ottobre, la notte di Halloween.
ITALIANI CONTRO - Il primo derby azzurro sarà quindi quello tra Raptors e Golden State, in programma in Canada all'una di notte ora italiana. Il return match a Oakland è previsto per lunedì 29 dicembre (alle 4.30 ora italiana della notte tra lunedì e martedì). In mezzo, sabato 29 novembre, la prima delle due sfide tra Belinelli e Danilo Gallinari: al Madison Square Garden di New York i Knicks ospiteranno Golden State. Il return match è previsto martedì 10 febbraio 2009. Tutte nell'anno nuovo anche le quattro sfide tra Toronto e Knicks, cioè tra Bargnani e Gallinari: primo incrocio venerdì 20 febbraio nella Grande Mela, seconda sfida a Toronto, alle 18 ora italiana, due giorni più tardi. Back-to-back per i due derby successivi: sabato 4 aprile a New York, alle 19 ora italiana, e il giorno successivo in Canada.
LE DATE - L'Nba 2008/2009 comincia martedì 28 ottobre proponendo la sfida tra Boston campione in carica e i Cleveland Cavaliers di LeBron James, il match tra Chicago (di Derrick Rose, prima scelta all'ultimo draft) e Milwaukee e la gara tra i Lakers e Portland. Le tre squadre degli italiani debuttano tutti il giorno dopo: i Raptors di Bargnani a Philadelphia, i Warriors di Belinelli in casa con New Orleans e i Knicks di Gallinari al Madison Square Garden contro Miami. La regular season terminerà il 15 aprile: qualche giorno dopo via ai playoff